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martedì 11 maggio 2021
giovedì 20 gennaio 2011
Siamo aperti ad ogni tipo di contributo
Sono una studentessa, frequento il terzo anno della facoltà di architettura presso il politecnico di Milano, sono particolarmente interessata alla vita di Rivolta e approvo e sostengo attivamente le proposte del candidato Sindaco per il nuovo gruppo RIVOLTIAMO, Fabio Calvi. Ho partecipato ad alcune riunioni della redazione del giornalino dell’attuale giunta, ma me ne sono allontanata perché non ho condiviso alcuni atteggiamenti e alcune scelte dell’amministrazione; ciò che più di tutto ho visto mancare nell’atteggiamento di questa giunta è il rispetto per le idee dei cittadini.
Tengo a puntualizzare che parlo di amministrazione perché non ritengo corretto ed opportuno fare nomi e cognomi, ma non mi riferisco a tutte le persone che hanno lavorato in questi anni, perché con alcune di queste mi sono trovata in sintonia.
Sono quindi entrata a far parte di questa nuova iniziativa all’inizio dell’estate. Ho deciso di partecipare a una riunione, portandomi inizialmente qualche dubbio, ma, in fondo, anche curiosità prima e fiducia poi. Questo gruppo di Rivoltani si basa sulla trasversalità, punta sui giovani, vuole essere inclusivo e non esclusivo.
Ho potuto constatare che i principi che regolano il gruppo RIVOLTIAMO sono questi, altrimenti io non dovrei, e non vorrei, farne parte. In occasione delle imminenti elezioni amministrative ho deciso, come molti altri e spero tanti altri ancora, di impegnarmi quindi in questa, per me nuova, esperienza stimolante ed interessante.
La nostra forza è probabilmente l’eterogeneità di persone: per l’età, per la provenienza, per le conoscenze… Questo ci permette di coprire una vasta gamma di esperienze e, quindi, di essere a conoscenza di diverse realtà e di poterle approcciare con più facilità.
Scegliendo di partecipare a una lista trasversale, ognuno ha anche scelto di “mettere da parte” i preconcetti politici, per lavorare con persone valide, indipendentemente dalla loro posizione politica.
Siamo ormai a dicembre, non sembra ma non manca molto alle elezioni, ed è ovvio che il nostro programma elettorale sia già ben avviato: ciò nonostante il nostro gruppo è pronto ad accogliere chiunque voglia contribuire a questa “avventura”.
Credo che sia molto importante il dialogo con i cittadini, cosa per altro non difficile in un paese delle dimensioni di Rivolta, perché ci permette di conoscere situazioni che noi non viviamo e non conosciamo.
Colgo l’occasione di questo articolo per invitare altri Rivoltani a partecipare alle nostre riunioni per esporre quelli che per loro sono problemi da risolvere, per illustrarci ipotetiche soluzioni o semplicemente per conoscerci perché curiosi, perché delusi, perché interessati, perché scettici.
Io partecipo a RIVOLTIAMO perché è un gruppo trasversale e apartitico. Qualora la situazione dovesse cambiare, abbandonerei il progetto perché non potrei, e non vorrei, più farne parte, viste le mie idee.
Noi non lavoriamo come destra, sinistra o centro di Rivolta; noi non lavoriamo per accontentare la destra, la sinistra o il centro di Rivolta; noi lavoriamo per il bene di tutto il paese. Per questo lavoro con RIVOLTIAMO.
di Elisabetta Nava
sabato 8 gennaio 2011
Guardìi no i partit, ma i persuni
In tutta la mia vita ho sempre notato che nella storia italiana e non solo, i partiti hanno avuto una posizione predominante per quanto riguarda il pensiero e la scelta degli elettori stessi. Tutt'ora, anche se più fievole, tale predisposizione si risveglia nella mente di ogni cittadino ogni volta che si varca la soglia dell'urna. La domanda principale da porsi però è la seguente: Ne abbiamo davvero bisogno a livello locale?
La mia risposta naturalmente è negativa, e tale considerazione non deriva solamente dalla fiducia che pongo in questo progetto di lista trasversale, ma vuole guardare al futuro della nostra comunità che troppe volte è stata oggetto di diatribe partitiche. Credo di parlare a nome di tutti quando dico che ci siamo stufati di veder respinta a tutti i costi una buona proposta solo perché presentata dalla coalizione politica avversa, o notare il "sabotaggio" di opere iniziate da giunte precedenti più per dispetto che per necessità. Naturalmente tengo a puntualizzare che non sto parlando solo dell'attuale giunta, ma di una situazione che si protrae ormai da troppo tempo.
A tal proposito questo "progetto civico" tende a svecchiare questa ormai obsoleta (parlando sempre a livello locale) politica partitica, proponendo una nuova forma di gestione incentrata su persone fisiche che sanno prendersi le proprie responsabilità senza aver bisogno di nascondersi sotto l'ala di qualche segreteria di partito. Credo che in questo paese siano necessarie figure di questo tipo, pronte a lasciare alle spalle ideologie e scontri che poco centrano con la nostra piccola realtà e che sappiano insieme costruire un futuro migliore per il bene di Rivolta e dei Rivoltani.
di Paolo Cassani
mercoledì 5 gennaio 2011
Mi impegno per questo progetto
Mi chiamo Niccolò Litta Modignani e ho 27 anni. Terminati gli studi universitari, sono ora un libero professionista in campo assicurativo. Frequento Rivolta d’Adda dai tempi del liceo per motivi di amicizia, motivi che mi hanno poi spinto a trasferirmi qui.
Dopo quasi due anni posso dire di non essermi pentito della scelta. A Rivolta ho trovato una comunità molto vivace e aperta, che mi ha permesso di allargare le conoscenze e di farmi sentire pienamente a mio agio. Nei mesi scorsi ho deciso di collaborare alla formazione di un gruppo civico in vista delle prossime elezioni comunali. Non posso certo dire che a incidere su questa scelta sia stata la mia insoddisfazione verso le politiche locali recenti. Troppo breve il lasso di tempo durante il quale possa essermi creato una reale coscienza di come tale cittadina sia amministrata.
Eppure, forse mosso dall’idealistica pretesa di poter offrire un valido contributo all’elaborazione di nuove proposte, eccomi impegnato in questo progetto. Sicuramente la trasversalità che caratterizza RIVOLTIAMO ha creato in me un forte incentivo, partendo dal presupposto che in realtà locali piuttosto ristrette qual è quella di Rivolta le logiche amministrative debbano trascendere da preconcetti politici e piuttosto far leva su un’estesa partecipazione di chi la cittadina la vive. Il mio scopo, in sostanza, è quello di avvicinare la gente alle scelte comunali, cercare di comprendere il più possibile le esigenze di tutti gli abitanti di Rivolta, riducendo così quella barriera che troppo spesso limita il rapporto tra società civile e politica.
di Niccolò Litta Modignani
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