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sabato 8 gennaio 2011

Guardìi no i partit, ma i persuni

In tutta la mia vita ho sempre notato che nella storia italiana e non solo, i partiti hanno avuto una posizione predominante per quanto riguarda il pensiero e la scelta degli elettori stessi. Tutt'ora, anche se più fievole, tale predisposizione si risveglia nella mente di ogni cittadino ogni volta che si varca la soglia dell'urna. La domanda principale da porsi però è la seguente: Ne abbiamo davvero bisogno a livello locale?
La mia risposta naturalmente è negativa, e tale considerazione non deriva solamente dalla fiducia che pongo in questo progetto di lista trasversale, ma vuole guardare al futuro della nostra comunità che troppe volte è stata oggetto di diatribe partitiche. Credo di parlare a nome di tutti quando dico che ci siamo stufati di veder respinta a tutti i costi una buona proposta solo perché presentata dalla coalizione politica avversa, o notare il "sabotaggio" di opere iniziate da giunte precedenti più per dispetto che per necessità. Naturalmente tengo a puntualizzare che non sto parlando solo dell'attuale giunta, ma di una situazione che si protrae ormai da troppo tempo.
A tal proposito questo "progetto civico" tende a svecchiare questa ormai obsoleta (parlando sempre a livello locale) politica partitica, proponendo una nuova forma di gestione incentrata su persone fisiche che sanno prendersi le proprie responsabilità senza aver bisogno di nascondersi sotto l'ala di qualche segreteria di partito. Credo che in questo paese siano necessarie figure di questo tipo, pronte a lasciare alle spalle ideologie e scontri che poco centrano con la nostra piccola realtà e che sappiano insieme costruire un futuro migliore per il bene di Rivolta e dei Rivoltani. 

di Paolo Cassani