21:01 – È arrivato qualcuno, nel
frattempo.
21:02 – Mancano
Corsini, Nava e Cremascoli. La seduta è valida.
21:03 – Losio prende parola per
ricordare Pierpaolo Raimondi Cominesi. Era l'assessore al bilancio della scorsa amministrazione: è morto improvvisamente poco tempo fa. “Della sua vita non va perduto
l’esempio di bontà. A lui va la nostra più viva riconoscenza.”
21:04 – Calvi: “Ha sempre
dimostrato di essere estremamente disponibile e cortese.”
21:06 – Dopo aver osservato un
minuto di silenzio, il consiglio comincia i lavori.
21:06 – Punto primo: approvazione
del verbale della seduta precedente: tutti favorevoli.
21:07 – Secondo punto:
ricognizione e valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale. “Non ci
sono variazioni.”
21:08 – Melini: “Ho fatto
presente alcune considerazioni che vedo non sono state recepite. Questo foglio
allegato non vede né il valore minimo di alienazione né almeno il valore
inserito in inventario. Considerato che è un allegato obbligatorio al bilancio,
non funziona. C’è un’incongruenza palese, una cosa che assolutamente non va
bene. Altra incongruenza: l’anno di dismissione del piano è il 2012. Delle due
cose, l’una: o introiettiamo soldi in nero o c’è qualcosa che non va
nell’unicità del bilancio.”
21:11 – E buon 2012.
21:11 – Calvi: “E’ lo stesso
foglio dell’anno scorso. Semplicemente abbiamo cambiato le date.”
21:12 – Prende parola Losio, per
esprimere dissenso rispetto alle parole di Melini. “Nel momento in cui
l’Amministrazione deciderà di vendere, allora creerà una voce di bilancio in
entrata apposita. Sicuramente voterò questa delibera, che è un atto che
corrisponde alle esigenze legislative.”
21:13 – Interviene il segretario:
“Gli enti e i comuni devono presentare il piano in discussione. Questo
dovrebbe essere il piano dei beni che il comune intende cedere per finanziare
opere pubbliche o d’investimento. L’amministrazione l’ha inteso come elenco d'immobili appartenenti al comune, disponibili, suscettibili di vendita. Potrebbero essere
presi in considerazione per essere alienati.”
21:15 – Melini fa la
dichiarazione di voto. “Com’è possibile esprimere un parere senza, voglio
dire, una finalità?”
21:17 – Il cronista qui potrebbe
aver capito una cosa: la parola chiave della legge in base a cui si è scritta
la delibera è “suscettibili”. Ma magari non ha capito niente.
21:19 – Interviene Palella: “Questa
è una lista di beni alienabili che ogni anno viene verificata. Quest’anno, non
dà luogo ad alcuna alienazione. È corretto il discorso del valore, vedremo come
affrontarlo.”
21:20 – Melini insiste, con una
certa stizza: “Questo documento è perfettamente inutile.”
21:22 – Si passa alla votazione.
Maggioranza favorevole, Melini contrario.
21:23 – Ora c’è l’integrazione di
un documento già approvato: si tratta della formalizzazione dell’attività dei
volontari agli enti comunali.
21:25 – Pare che ci sia stato un
disguido di comunicazione con la commissione regolamenti. Losio non sapeva
niente della delibera. Calvi si scusa, e propone di ritirarla. Patrini: “Giusto
una forma di rispetto nei confronti della commissione consiliare.”
21:26 – Calvi si scusa
nuovamente. Ma Patrini dice che non è il caso di prolungare: “Le modifiche
erano già state concordate.”
21:27 – Ora si discute una
proroga della convenzione con il comune di Torlino Vimercati per l’utilizzo del
personale. È una proroga del contratto di una dipendente comunale.
21:28 – Si sbriga velocemente:
approvata.
21:28 – Tocca al bilancio. Per
prima cosa si parla delle aliquote IMU per l’abitazione principale e per gli
altri immobili di proprietà. La variazione rispetto alle aliquote base riguarda
solo questi ultimi.
21:30 – Melini: “Il prelievo
nei confronti dei cittadini nel 2007 valeva 1.700.000 euro. Nel 2011, con le
varianti all’ICI, eravamo 1.400.000 compresa la tassa dei rifiuti. Nel 2012, si
superano i due milioni. Nel 2013, ci sarà un prelievo di 148.000 euro in più.
L’aumento della pressione tributaria sarà del 95% nel 2011-2012. Se poi
analizziamo il 2013, arriviamo al 105%. È un dato che deve far riflettere.
L’introduzione fatta da quest’Amministrazione è molto onesta, però questo è un
dato che è sulla carta. Voterò favorevolmente alla delibera, ma mi sembrava
doveroso citare questi dati.”
21:34 – Calvi è contento del
riconoscimento espresso da Melini.
21:35 – Palella: “In realtà,
il gettito totale previsto per il 2012 sarà poco più di 2 milioni di ICI. Quel
che resta nelle casse del comune è la stessa cifra dell’anno precedente. Fra
l’altro, la stima degli incassi è fatta dal governo. Nel caso in cui ci siano
stime eccessive, il comune ci rimetterebbe. Ci stiamo assumendo un rischio a
fronte del fatto che potrebbe esserci qualche operazione strana.”
21:37 – Patrini: “Anche noi
riconosciamo l’obbligatorietà di questa introduzione. Ciononostante, pur
vedendo mantenute alcune aliquote, ci aspettavamo un occhio di riguardo in più
per il comparto agricolo. Non solo si vanno a colpire le seconde abitazioni, ma
anche i terreni agricoli. L’attività agricola è la principale attività
economica di Rivolta, per questo motivo ci voleva più attenzione. Il giudizio
nel complesso è negativo solo sotto questo punto di vista.”
21:40 – Palella: “C’era la
possibilità di dimezzare l’aliquota. Abbiamo pensato, in questa fase in cui
tutti sono chiamati a pesanti sacrifici, di chiedere agli agricoltori di
contribuire a quello che la gran parte dei cittadini sta facendo per far fronte
a quest’emergenza.
21:41 – Sul suggerimento di
Patrini circa l’eventualità di posticipare l’approvazione del bilancio, Palella
esprime il proprio punto di vista: “Il bilancio è uno strumento per
governare il comune. Se lo si approva a marzo, si perde tempo. Preferisco
accollarmi quest’incertezza ma avere nel frattempo uno strumento di governo da
subito. ”
21:43 – Melini dichiara voto
favorevole, ed è d’accordo sulla necessità di approvare al più presto il
bilancio.
21:44 – Patrini: “Non ho detto
di aspettare sei mesi. Potevamo aspettare un mese e vedere cosa sarebbe
successo.”
21:45 – La formulazione con cui
Patrini ha espresso la posizione del suo gruppo è linguisticamente originale: “Il
nostro voto sarà dell’astensione.”
21:46 – Calvi ricorda che la sua
Amministrazione ha operato tagli importanti anche a livello interno.
21:47 – Carera: “Volevo
ribadire la nostra intenzione di fare una cosa molto buona nell’approvare
subito il bilancio. Siamo convinti che la conoscenza delle nuove norme ci
garantisca la possibilità di fare un bilancio equilibrato. Vorrei solo
aggiungere una cosa: questo modo di affidare ai comuni la faccia di presentare
ai cittadini degli aumenti che vanno per metà allo stato, mette in difficoltà i
comuni e non viene recepito dai cittadini nella sua essenza.”
21:48 – In estrema sintesi: il
comune fa il giro dei soldi, e lo stato centrale incassa. L’opinione pubblica
tende a prendersela con chi fa il giro, non con chi incassa.
21:50 – Si vota. Rivoltiamo e
Melini favorevoli. Losio e Patrini astenuti.
21:50 – Ora si discute la
conferma per il 2012 dell’addizionale comunale IRPEF. Calvi: “Abbiamo
confermato la tariffa in vigore.”
L’addizionale IRPEF è stata introdotta dalla passata Amministrazione.
21:51 – Losio: “Dal 2008, non
si è riusciti a intavolare una discussione sull’importanza di questa imposta.”
21:52 – Il punto di Losio,
sostanzialmente: l’abbiamo introdotta noi, ci avete criticato quando stavate
all’opposizione e oggi la confermate.
21:53 – “Ora lo si può
ammettere: l’addizionale è una scelta obbligata.” Prosegue criticando le scelte dell’Amministrazione sul contenimento
dei costi del personale, citando di passaggio l'intenzione di assumere un nuovo
dipendente.
21:55 – Palella: “Allora.
Alcune considerazioni. L’andamento della spesa corrente è messo a bilancio per
una riduzione di 120.000 euro rispetto al 2011. Per quanto riguarda il
personale, stiamo ipotizzando spese ancora inferiori. È evidente che la
tendenza è azzerare il fondo d’equilibrio. È chiaro che alla fine i
trasferimenti saranno completamente tagliati. Noi abbiamo ridotto gli sprechi,
e probabilmente c’è ancora da fare.”
21:58 – Calvi: “Il nostro
programma prevedeva l’assunzione di una nuova persona nell’ambito dell’ufficio
tecnico. Noi la portiamo avanti. Peraltro l’esigenza nasceva da un’opinione
molto diffusa nel territorio rivoltano, esigenza che noi condividiamo.
Risparmio, sì, ma con scelte.”
22:00 – Patrini: “Il
contenimento della spesa del personale non se lo sta inventando il comune di
Rivolta d’Adda.”
22:01 – Palella: “Mi si è
detto che ho speso soldi a vanvera perché potevo non spenderli. Noi abbiamo
ridotto la spesa sul personale.”
22:02 – Patrini: “Non è una
scelta. C’è un obbligo previsto per legge.”
22:02 – Palella: “Non vi
seguo. Andate pure avanti ma non vi seguo.”
22:03 – Siamo in quella fase del
dibattito in cui tutti gli interlocutori ribattono costantemente lo stesso
concetto, con aumentata irritazione delle parti in causa.
22:04 – Carera: “Nei cinque
anni dell’Amministrazione precedente, le spese correnti sono sempre aumentate.
Come diavolo è stato possibile, visto che ci sono obblighi previsti per legge?”
22:05 – Quel che si dice
un’ottima domanda.
22:05 – Carera prosegue: “Le
spese correnti sono sempre aumentate. E questo era intollerabile. Noi
quest’anno abbiamo messo in atto delle situazioni per cui abbiamo diminuito la
spesa corrente. E comunque, la necessità di mantenere questa pressione fiscale
comunale deriva da un aumento della pressione fiscale nazionale. Allora, se
questo lo vogliamo vedere va bene. Se vogliamo fare pretestuosamente critiche
per salvare la propria precedente amministrazione, facciamole, ma io devo dire
che non è così. Non è così. Le spese correnti della passata Amministrazione
sono lì da vedere: sono aumentate.”
22:06 – Melini appoggia
Rivoltiamo sul tema specifico, e aggiunge critiche alle scelte della scorsa
Amministrazione rivoltana. “Questo bilancio aumenta il minimo indispensabile
la pressione tributaria. Quindi, voteremo favorevolmente.”
22:08 – Patrini insiste: “Se
quello che ho sentito qui fosse in parte vero, non avremmo potuto rientrare nel
patto di stabilità. L’osservazione sull’IRPEF era dovuta alle lamentele che
abbiamo sentito negli anni scorsi.”
22:11 – Si passa alla votazione.
Ciascuno conferma la propria intenzione di voto. L’addizionale IRPEF è
confermata.
22:11 – Questo punto è l’esame e
l’approvazione del bilancio complessivo, presentato il 22 dicembre scorso. Palella invita i consiglieri a commenti
o appunti. Patrini invita Palella a un “riassunto delle puntate precedenti.”
22:13 – C’è un attimo di pausa
dovuto alla preparazione delle slide di presentazione.
22:14 – Palella ripercorre i
punti principali del bilancio presentato durante la scorsa seduta consiliare.
Ne approfitta per un commento sostanziale sull’addizionale IRPEF. “Noi
quest’anno ci troviamo 260.000 euro in meno, secchi.” Ridurre anche l’addizionale sarebbe stato eccessivamente
spericolato, insomma.
22:20 – Come sempre quando si
tratta di numeri, il dato da cui partire è quello complessivo: il comune
incasserà meno soldi dell’anno precedente. 1.378.000 euro contro 1.479.000.
22:26 – Palella ricorda che le
parti più importanti della spesa sono relative al sociale e all’istruzione.
22:33 – C’è un emendamento
presentato da Rivolta delle idee. “Parto dalla valutazione complessiva. Lo
giudichiamo complessivamente onesto, compatibilmente con la normativa vigente.” Melini poi ripercorre i punti fondamentali del
bilancio, commentandoli ed esprimendo critiche e auspici del caso.
22:42 – Patrini: “Oltre alle
osservazioni precedenti, dobbiamo fare un rilievo. Stabilire qui stasera una
previsione è un’impresa ardua: lo riconosciamo. Il bilancio precedente non
mostrava particolari problemi. Analizzando l’impianto politico, il messaggio
che si evince lascia spazio a considerazioni: si tratta di un bilancio di
ordinaria amministrazione. Ha scarsa fiducia nel futuro. È un bilancio che
invece di economizzare ha preferito introdurre nuovi costi a carico del
cittadino.” Patrini sostiene inoltre che la
riduzione della tassa dei rifiuti era obbligata per legge. “A questo
punto, non prevedere investimenti distintivi ma riservarli solo a fasce
ristrette della popolazione non ci sembra una mossa strategica. Salvo poi
chiedere agli artigiani di Rivolta d’Adda di ritinteggiare le pareti delle
scuole medie a titolo gratuito. Sarebbe bastato non sperperare 4.000 euro per
rifare il look all’immagine del comune. Il giudizio non può che essere non
soddisfacente.”
22:49 – Palella risponde prima a
Melini sulle modalità di gestione generale. Poi risponde a Patrini: “Non
essendo un politico esperto, faccio fatica a capire. La spesa l’abbiamo
ridotta, ma ne abbiamo già discusso. Per quanto riguarda la TARSU, non è così.
La riduzione l’abbiamo decisa noi. Le sentenze della corte dei conti c’erano
già. Abbiamo fatto una scelta diversa. Potevamo non farla. A me piacerebbe che,
al di là delle considerazioni politiche, si guardassero i numeri.” “Non si può dire che si tratta di
ordinaria amministrazione. Qui ci sono delle scelte.”
22:54 – La cosa notevole della
dichiarazione è che l’assessore ha evidentemente perso la pazienza.
22:55 – Ancora Palella: “Dire
che nel bilancio non ci sono opere è dire una cosa che abbiamo già detto noi.
Quando si parla di numeri, mi piacerebbe che prima si guardassero i numeri e
poi si facessero considerazioni.”
22:55 – Sugli sprechi del “look”
contestati da Patrini, Calvi rievoca gli oltre 10.000 euro spesi per il Bucintoro, ricordando che gli esiti
concreti dell'investimento di denaro pubblico destinato alla barca veneta ancora non si sono visti.
22:56 – Bonazzoli interviene
sulla questione “look” (chi ha la buona intenzione di non ridicolizzarlo può
chiamarlo “progetto d’immagine coordinata”) su cui ha molto lavorato negli
scorsi mesi: “Si tratta di un investimento. Si tenta di uniformare
l’immagine del comune non solo internamente, ma anche esternamente. Questo
potrà garantire una diminuzione della spesa in futuro. Non si tratta di fare
banalmente un’immagine. In comune esistono soluzioni grafiche diverse fra di
loro. Lo sforzo è quello di fare un progetto di comunicazione adeguato,
omogeneo. Questa cosa poi è stata fatta con degli studenti. Ci tengo a
sottolinearlo. Vedrete che da qui in avanti la spesa si ridurrà: il lavoro
fatto stavolta varrà in futuro.”
22:59 – Carera: “Sulle tariffe
della mensa, la logica che abbiamo adottato è stata quella di fare pagare, a
chi ha un reddito che glielo consente, il costo ordinario del pasto.”
23:02 – Patrini: “Sono
d’accordo che la logica sia proprio quella. Però, per riequilibrare i redditi
medio-bassi a quelli più alti, esiste già l’addizionale IRPEF. Su questo tema
si poteva ragionare sulle fasce ISEE.”
23:03 – Cirtoli: “Fino a
settembre, le tariffe erano 4,15 € per tutti. Avete scoperto le fasce ISEE. Le
avete scoperte stasera. Non le avete applicate mai.”
23:05 – Patrini: “Grazie della
sua osservazione. Se siamo qui a discuterne, è perché prima non c’era. Non è
che abbiamo sempre ignorato la questione. Non ci sembrava opportuno introdurla.
Ma allarghiamo le maglie, allora.”
23:06 – Carera: “Abbiamo fatto
ipotesi diverse. Se dovessimo verificare che le fasce individuate non ottengono
il risultato previsto, agiremo sulle fasce ISEE.”
23:07 – Melini: “Sul discorso
ISEE sono d’accordo sull’introduzione non solo nella mensa ma su tutti i
servizi a domanda individuale.” “Non
posso che rimarcare l’aspetto positivo della convenzione con l’accademia delle
belle arti. Me ne congratulo con Bonazzoli. Credo che affidare una cosa
importante come l’immagine a persone che stanno sperimentando non può che far
bene al paese e ai giovani. L’utilizzo del fondo di riserva in questa direzione va bene.”
23:09 – Calvi: “Passiamo alla
presentazione dell’emendamento.” Melini: “La
politica di Rdi è a volta anche semplicistica ma per me efficace. Io non sono
contro gli immobiliaristi. Credo che siano interlocutori seri, tenendo conto la
diversità di obiettivi che hanno con la pubblica amministrazione.” L’emendamento di Melini propone un aumento degli
oneri di urbanizzazione, in estrema sintesi.
23:15 – Palella: “Dal punto di
vista tecnico, c’è un’imprecisione. Se ipotizzi di avere introiti di oneri
aggiuntivi, devi decurtarli dalla parte che poi destini agli altri. Al di là
del parere tecnico, c’è il tema politico. L’aumento degli oneri è una scelta
politica. Noi riteniamo che in questo momento l’aumento degli oneri sia
estremamente rischioso. Procedere anche sugli immobili ci è sembrato eccessivo.”
23:17 – Calvi: “Sono d’accordo
sulla revisione della tariffe. Decidiamo noi quando farla. Ho già dato mandato
di proporci uno studio. Sono anche d’accordo nel fatto di differenziare i
futuri incrementi favorendo il recupero del centro storico. Per quanto riguarda
l’area feste, stiamo aspettando risposte su aree alternative. Ritengo che
comunque non sia l’area su cui investire su quell’aspetto. Poi non so se
riusciremo a realizzarla entro l’anno. Vedremo.”
23:19 – Patrini sull’emendamento:
“Una revisione al rialzo delle tariffe non ci sembra congrua con la
situazione del comparto edilizio.”
23:21 – Calvi commenta
definitivamente la questione: “Il momento è molto critico. Aumentare
quest’anno voleva dire porre una gabella molto pesante su fasce in momenti
difficili. Sono d’accordo che si debba fare. Lo faremo nei momenti corretti,
condividendo con voi le scelte.”
23:22 – Si vota prima
l’emendamento. Solo Melini è favorevole.
23:23 – Losio per la
dichiarazione di voto: “Il mio voto sarà contrario. È un voto altamente
politico. Io non esprimo un giudizio tecnico, lo considero un bilancio che sta
al passo con la normativa molto puntigliosa. Il giudizio politico è molto
negativo perché esprime scelte che configurano cambio di rotta politica
rispetto a scelte passate espresse in maniera costante e severa. Non mi piace
fare una politica attaccata al passato. Lo dico soltanto perché, per esempio
sull’addizionale, abbiamo passato anni a sentirci dire che era una tassa iniqua e
inutile e io ho dimostrato che c’era la possibilità di ridurla di mezzo punto
mediante la non assunzione di un funzionario. È evidente che per tener fede al
programma si è cambiata idea sull’aliquota IRPEF. Almeno ridimensionarla, si
poteva fare. Perché la riduzione dei costi del personale non è andata in primis
a produrre interventi in continuità politica alla vostra posizione? Siete le
stesse persone, che adesso dicono cose diverse.”
23:26 – Losio interviene anche
sul contestato aumento della spesa corrente della passata Amministrazione,
sostenendo che, in virtù del patto di stabilità, se davvero si fosse verificato
un aumento, ci sarebbero state conseguenze gravi: “Dal commissariamento del
comune all’arresto di qualche funzionario.”
Il consigliere di Lista per Rivolta esprime anche un ben definito fastidio per
l’abitudine di Melini nel chiamare in causa –a sproposito, secondo lui– la sua
figura di consigliere provinciale e la sua adesione alle politiche del PdL.
23:28 – Il fastidio di Losio si
esprime in uno sfogo che ci consegna la citazione definitiva della serata: “Il
consigliere Losio ne ha pieni i maroni.”
23:29 – Oplà.
23:30 – Melini legge la
dichiarazione di voto. È molto lunga. Calvi prega Melini di concludere. Melini
conclude. Favorevole.
23:35 – Carera: “Chiaramente
siamo favorevoli. Vorrei ribadire, per quanto riguarda la scelta degli oneri,
che in questo momento c’è già una drastica riduzione degli appalti pubblici e
c’è una drammatica riduzione dei lavori per l’edilizia privata. È il settore
che normalmente ha dimostrato di essere un traino per l’economia generale. In
ultimo, voglio dire che noi siamo cambiati, caro Ivan. E se non l’hai capito,
non hai ancora capito perché avete perso. Non è demagogia dire che la spesa
corrente è sempre aumentata. Nessuno ha detto che era una cosa fuorilegge.
Nessuno ha parlato di arresti. Però è aumentata. Aumentare sia le tasse che la
spesa secondo noi è una cattiva politica.”
23:38 – Solo Patrini e Losio
contrari. Il piano è passato.
23:38 – L’ultimo punto all’odg è
il fondo di riserva. Palella: “Quando si arriva alla fine dell’anno, il
fondo di riserva si utilizza del tutto perché altrimenti finisce in avanzo.
Abbiamo utilizzato più di 40.000 euro per interventi qualificanti. Abbiamo
speso 15.000 euro per il diritto allo studio. Abbiamo comprato la vernice per
ripitturare la scuola delle medie: ma non c’è niente di male, i cittadini
rivoltani hanno imparato a doversi comprare la carta igienica per le scuole.
Poi ci sono i quasi 5.000 euro di convenzione con la Naba. Poi ci sono 3.000
euro per l’apertura di uno sportello di ascolto sulla violenza contro donne e
minori. Abbiamo speso tutti quanti i soldi tranne 4,15 €. Ne siamo orgogliosi.”
23:41 – Saltano fuori i soldi per
un buono mensa, allora: giusti giusti.
23:42 – Dopo un ringraziamento ai
dipendenti che hanno lavorato al bilancio, Calvi: “Il consiglio comunale è
chiuso.” E buonanotte.
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