“Lavorare insieme per il bene del nostro paese”
di Fabio Calvi, candidato Sindaco
La motivazione che ci ha portato a costruire il nuovo gruppo civico “RIVOLTIAMO” in vista delle prossime elezioni amministrative del nostro paese è molto semplice, ma al tempo stesso articolata. Tutto nasce dalla constatazione che l’attuale Amministrazione si era presentata – a suo dire – con la missione di far dimenticare quella che sarebbe stata una parentesi negativa del 2001 al 2006. In realtà la profonda delusione è arrivata dal 2006 ad oggi. È rimasto deluso chi non l’ha votata, ma – e questo è il dato più importante – è rimasto deluso e imbarazzato chi ha creduto nelle loro promesse elettorali: magari a denti stretti, magari con una scrollata di spalle o uno sguardo al cielo, non è difficile ottenere una valutazione negativa o più semplicemente di malcontento nei confronti dell’operato di chi ci ha amministrato in questi ultimi cinque anni.
Proprio da queste ultime considerazioni abbiamo mosso i nostri passi.
L’idea è stata quella di contattare diverse persone di varia estrazione politica e di proporre loro di incontrarsi per discutere dei problemi del nostro paese, lasciando perdere le rigide e ormai anacronistiche preclusioni politiche ma andando al sodo, per l’interesse di Rivolta d’Adda e dei suoi cittadini. Nessun riciclaggio o peggio ancora trasformismo: alle persone abbiamo chiesto di portare in assoluta trasparenza il proprio vissuto, senza rinnegare il proprio credo politico ma mettendo a disposizione, in un ambiente aperto, esperienza e professionalità.
Ed ecco che in poche settimane al gruppo iniziale, inevitabilmente costituito da “vecchi esponenti di amministrazioni precedenti (e mi perdonino i diretti interessati, ma purtroppo in questa categoria mi ci metto anch’io), si sono aggiunte facce nuove, forse spinte dalla curiosità o, me lo auguro, dal desiderio di sposare un tentativo di far politica in modo un po’ diverso ma con un unico scopo: lavorare insieme per il nostro paese.
Liberi professionisti, imprenditori e giovani, soprattutto i giovani, si sono trovati intorno a un tavolo e hanno iniziato a parlare e a dire cosa, secondo loro, non andava e proponendo alternative e soluzioni personali.
Da questi primi incontri è nata la consapevolezza – con mia grande sorpresa e soddisfazione – che di gente disposta a lavorare insieme con le premesse illustrate prima ce n’era, e tanta. Bastava stimolarla e lasciarla esprimere, in libertà.
Quattro, o forse meglio, tre più una sono le linee d’indirizzo del nostro progetto di lavoro, ancora in fase di sviluppo. Le prime tre sono: 1) Area socio culturale e tempo libero, 2) Area tecnica e settori produttivi, 3) Area ambiente, trasporti e Adda.
Da questi grandi contenitori siamo partiti per arrivare a tracciare le linee guida dei vari settori con un’attenzione particolare ad alcuni punti: dall’aiuto al disagio dell’anziano alla rivalutazione del patrimonio culturale, storico e artistico di Rivolta, dalla difficoltà dei cittadini nel rapportarsi con il complesso burocratico del “Comune” alla problematica dei costi delle case, dall’inadeguatezza dell’attuale scuola materna al rispetto per il nostro ambiente di vita a una presa di coscienza della smodata crescita residenziale del paese senza un proporzionale adeguamento dei servizi fino, non ultimo, alla fondamentale e definitiva messa in sicurezza del nostro fiume.
La quarta e ultima grande area individuata è quella dell’informazione e della comunicazione chiare e trasparenti: l’intenzione è di fornire in tempo reale ai rivoltani notizie di tutto quanto succede sia all’interno dia all’esterno del Palazzo Comunale. Certo, nulla di nuovo se non lo spirito di fondo che anima il nostro gruppo e che mi auguro verrà condiviso da molti di voi concittadini, indipendentemente dalle convinzioni politiche.
NOI RIVOLTIAMO, E TU?
Oltre a quelli appena elencati, molti altri sono stati gli argomenti emersi e altri ancora potrebbero essere posti se chi se la sente volesse dare il proprio contributo: il programma del nostro gruppo civico si sta delineando in tutte le sue componenti ma c’è ancora molto lavoro da fare, insieme.
Anche il nome scelto è significativo: RIVOLTIAMO.
Ognuno ne può dare un’interpretazione diversa, da quella scherzosa a quella irriverente. L’importante, come si dice di solito, è che se ne parli e che lo si ricordi nel momento giusto. A me, designato come primo nome della lista, ma anche a noi tutti del gruppo, piace l’interpretazione più semplice: Rivolta, ti amo.
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