16:18 – Il cronista è qui da
quasi un’ora. Il palco è montato a ridosso di una parete della palestra, ci
sono più di 600 posti a sedere.
16:20 – Per un maschietto reduce
da un’infanzia appassionata di pallone come me, la prima cosa da segnalare è
senza dubbio il furgone aziendale della RAI parcheggiato nel cortile delle
scuole medie. È impossibile guardarlo e non ricordare le domeniche trascorse a
guardare i gol davanti alla Tv, prima di mangiare l’arrosto con le patate.
16: 23 – C’è ovviamente un gran movimento
in palestra.
16:25 – Sono arrivati gli
studenti delle scuole elementari (quarta e quinta) e delle medie. Sono proprio
tanti, la maggioranza del pubblico è composta da loro.
16:28 – È bello qui: c’è il clima
un po’ elettrizzato degli eventi importanti, ma al tempo stesso si riconoscono
volti e figure della quotidianità rivoltana.
16:31 – Già m’immagino i ragazzi
del pubblico che fra una ventina d’anni si diranno: “Ti ricordi quella volta
che è venuto Prandelli?”
16:36 – Il cronista qui rivela le
sue carte: è interista da sempre, ma ha smesso di seguire assiduamente il mondo
del calcio. La scorsa estate ha però visto quasi tutte le gare degli europei.
Va matto per Andrea Pirlo.
16:45 – Sembra che sia tutto pronto. Non resta che aspettare le 17:00.
16:49 – Marco Civoli, giornalista
che condurrà il dibattito, chiede un attimo di silenzio e invita i ragazzi del
pubblico a essere quanto più silenziosi riescono durante l’incontro.
L’iniziativa è trasmessa in diretta su Rai Sport 1 all’interno del programma Novanta
minuti.
16:51 – Il tecnico passa Waka
Waka. Diversi ragazzi se la ricordano che è
un piacere.
16:59 – È arrivato Cesare
Prandelli. Tutto il pubblico si alza in piedi, partono prima un applauso e poi
l’inno nazionale.
17:00 – Dopo diverse dozzine di
foto di rito, i tecnici preparano l’avvio del collegamento televisivo.
17:02 – Il cronista qui è
affascinato dalla telecamera in dotazione alla RAI. Davvero un bell’aggeggione.
17:04 – Fabio Calvi sale sul
palco per salutare Prandelli.
17:05 – Civoli: “Tra qualche
minuto saremo collegati con RAI Sport. Parleremo del tema per il quale siamo
qua oggi, cioè lo sport come scuola di vita.”
17:06 – Dopo qualche secondo di
relativo silenzio, Mondonico propone di cantare una canzone per rompere il
ghiaccio.
17:08 – C’è qualche problema
tecnico, come si dice in questi casi. Prandelli ora parla con Gigi Riva, che
immagino essere in studio.
17:11 – Civoli chiama l’applauso.
Si comincia: “Siamo nella palestra comunale di Rivolta d’Adda. Oggi, grazie
anche al centro culturale Caterina Sala è stato organizzato quest’appuntamento
con Emiliano, Cesare Prandelli e Giancarlo Finardi.”
17:11 – Giancarlo Finardi è una
vecchia conoscenza di Mondonico e Prandelli. Attualmente lavora al settore
giovanile della Cremonese.
17:12 – Ehi, mamma! In tele hanno
detto che Rivolta è una città!
17:13 – Prandelli: “Noi
abbiamo riflettuto molto su quello che possiamo fare, su qual è il nostro
ruolo. La condizione indispensabile è parlare di fronte ai ragazzi, che sono
ancora puri e non inquinati da tante cose. Era bello magari sentire le domande
dei ragazzi. Tutte le volte che li incontro, riescono a toccare i punti giusti.”
17:13 – Sono state selezionate
circa dieci domande, verranno formulate dagli studenti nella seconda parte
dell’incontro.
17:14 – Mondonico ringrazia tutti
i presenti: “Cesare, come Giancarlo, è un mio amico da tanto tempo. Li avevo
e li ho nel cuore. Averli qui per Rivolta è un grande privilegio. Mi auguro
che, usciti dalla palestra, tutti quanti crederemo un po’ di più nel calcio che
verrà.”
17:16 – Il correttore automatico
del mio software di scrittura corregge automaticamente “Mondonico” con
“Monsonico”. La lobby dei venti asiatici è sempre più influente.
17:17 – Il primo contenuto del
pomeriggio è relativo all’importana degli oratori come luoghi di formazione e
di crescita dei più giovani. Mondonico: “Non dimentichiamoci mai che
l’oratorio è la nostra seconda casa. E come tale va considerata. Ringrazio i
ragazzi dell’oratorio e chi li gestisce. Mi auguro che da lì escano tanti
uomini veri, e magari qualche buon giocatore di calcio.”
17:18 – Civoli vuole affrontare
subito il tema e fa una domanda sulla possibilità di coltivare e condividere i
valori dello sport estendendoli alla vita di tutti i giorni.
17:19 – Prandelli: “Per i
ragazzi devi portare esempi pratici partendo dal tuo vissuto personale.
L’ambiente più importante è quello della famiglia. Nel settore giovanile
dell’Atalanta avevamo deciso di verificare il percorso dei ragazzi a scuola, strada
facendo. Non volevamo togliere ore all’impegno scolastico, ma camminare di pari
passo. L’ostacolo più grande non è il ragazzo, che quando gli dai regole e
riferimenti ti segue, ma la famiglia. I genitori dicevano: “Voi siete allenatori, non dovete fare gli educatori.”
Chi vuole arrivare deve fare sacrifici. I sacrifici si fanno già da casa. Le
piccole rinunce ti danno la possibilità di fortificare il carattere. Sono i
ragazzi che devono affrontare i genitori, non gli allenatori.”
17:21 – Prandelli invita i
genitori a cercare di non esagerare con le aspettative sul futuro dei figli nel
mondo del calcio. Se i ragazzi partono con il progetto di diventare
professionisti, tutto diventa più complicato.
17:23 – Civoli accenna al ruolo
della figura del procuratore. Prandelli: “Alcuni sono molto capaci e
preparati. Altri sono opportunisti. Ma il procuratore arriva dopo. La voglia e
la volontà di migliorare questo mondo ci sono. Le figure importanti sono
soprattutto i genitori.”
17:25 – Finardi: “Le cose che
ha detto Cesare sono tutte vere. Bisogna cercare di stare vicino ai ragazzi. I
procuratori che girano attorno sono interessati solo a guadagnare qualcosa. I
genitori invece sono genitori: se il figlio smette di giocare, ce l’hanno in
casa loro.”
17:26 – Civoli fa un commento
veloce sulle reazioni dell’arrivo di Balotelli a Milano. Gli sono sembrate un
po’ esagerate.
17:27 – Mondonico: “I genitori
devono crescere uomini, non campioni di calcio. La vita ci ha insegnato che
ogni giorno bisogna vincere. Nella vita non basta partecipare. Il giorno che ti
accontenti di partecipare sei morto.”
17:29 – Civoli invita i
responsabili delle scuole a far avvicinare i ragazzi al palco, di modo da fare
le domande.
17:30 – “Che cosa pensa di
aver trasmesso di buono ai suoi allievi?” “Sicuramente
lo spirito di squadra. Detta così sembra banale, ma nello spirito di squadra ci
sono molte qualità.”
17:32 – “Da allenatore qual è
la cosa più difficile da insegnare?” “Forse
è quella di accettare le scelte e le convocazioni. Quando sei all’oratorio che
giochi e ci sono i cambi, nessuno si arrabbia. È quando c’è la figura matura
che prende posizione, che si fa fatica ad accettare.”
17:34 – “Quando hai cominciato
a giocare, qualcuno ti ostacolava?” “Non
particolarmente, la cosa importante che mi diceva mia mamma era mantenere buoni
voti a scuola.”
17:36 – “Preferisci allenare
la nazionale o una squadra di club?” “Ora
penso alla nazionale, finita l’avventura avrò sicuramente ancora voglia di
allenare.”
17:38 – “Lei è uno dei principali
sostenitori di Balotelli. Come pensa di gestirlo?” “La prima cosa che mi viene in mente ora è di ringraziare
Roberto Mancini perché non ha ostacolato la trattativa appena conclusa dal
Milan. Significa che ha a cuore questo ragazzo. Per quanto riguarda la
gestione, da noi ha sempre avuto un comportamento esemplare. Forse non ha mai
avuto il tempo necessario per combinare cose strane. Io penso che siamo
“obbligati” ad aiutare questo ragazzo che ha potenzialità enormi. È arrivato in
questi giorni in una società che sa gestire sia campioni che uomini: può essere
il posto giusto per lui.”
17:40 – Civoli ritorna alle
domande del pubblico. “Spesso negli stadi esplode la violenza. Cosa si può
fare per combattere il fenomeno?”
Prandelli: “La violenza degli stadi è un problema che dobbiamo
cercare di risolvere tutti. Non soltanto gli addetti ai lavori. Non bastano la
polizia o la società. In una città complicata come Firenze, da subito abbiamo
rifiutato certi comportamenti e certe provocazioni. Anche quando abbiamo
proposto il terzo tempo, è stato accettato anche se all’inizio malvolentieri.”
17:41 – Civoli: “Purtroppo è
un rito non si vede più.”
17:43 – “Secondo voi è giusto
che i ragazzi di 13 anni vengano trattati come calciatori professionisti?” Risponde Finardi: “A me è capitato di vedere
genitori che in tribuna litigano o addirittura che vengono alle mani durante
una partita della categoria dei pulcini.” Il punto di Finardi è che spesso
anche i genitori sono responsabili di un clima ambientale che complica la
situazione dei ragazzi.
17:45 – Mondonico: “I genitori
non devono stare fuori dal campo. Devono entrare. Quando alleno le giovanili,
pretendo che i genitori vengano ad allenarsi col figlio per capire quali sono
le difficoltà del figlio. La risposta che in genere ricevo dai genitori è
fantastica. Capiscono che non c’è il più forte o il più debole. La persona più
importante per il ragazzo è il proprio padre, non il proprio allenatore.”
17:47 – Civoli, facendo
riferimento ai cori razzisti di Busto Arsizio. “Si è sospesa la partita: perché non è mai accaduto nelle
partite più importanti.” Prandelli: “C’è
un grado di sopportazione. C’è un momento in cui si dice basta. Questo è il
punto di partenza. Si parte da qui. Non tutte le partite devono terminare in
quel modo. Bastano venti, trenta secondi per far capire e isolare i razzisti.
Poi si ricomincia a giocare. L’UEFA ha dato direttive importanti anche agli
arbitri. È un modo per crescere. Parte tutto da lì. Lo stadio non dev’essere il
luogo in cui si va a scaricare le proprie frustrazioni.”
17:44 – Civoli chiama il sindaco
sul palco per un intervento. “Ringrazio tutti, ringrazio soprattutto
Emiliano per averci aiutato in modo così importante. Se posso fare una battuta,
anch’io alleno. Il mio stadio è il consiglio comunale. Non ho mai avuto ole o
striscioni negativi. Sono contento di vedere questa partecipazione e mi fa
molto piacere che Emiliano tenga così tanto a Rivolta.”
17:46 – Sale sul palco una
responsabile del Centro CCS: “Il desiderio che ci ha spinto a chiamarvi è
proprio la condivisione di valori educativi e formativi. I giovani sono il
futuro.” Poi ringrazia l’Amministrazione
comunale e la BCC di Rivolta d’Adda e a tutte le associazioni che si sono rese
disponibili per l’organizzazione di questo appuntamento. Infine offre un dono
di testimonianza a Cesare Prandelli.
17:48 – Mondonico nota la tuta
della Juventus indossata da un bambino salito sul palco. Coglie l’occasione per
una battuta che farà piacere ai tifosi di Torino e Fiorentina: “Bella quella
tuta. Molto bella.”
17:49 – Civoli: “La cosa più
importante di oggi è che ci siano i ragazzi.”
Mondonico: “La cosa più
importante, ragazzi, è che vi vogliamo bene. Non è vero che siete soli, non è
vero che nessuno si preoccupa di voi. Faremo di tutto per farvi avere quel poco
o tanto amore che vi manca. La generazione degli adulti ha estremamente bisogno
che voi cresciate in modo sano e onesto. Sulla vostra strada troverete anche
chi vorrà sfruttarvi e farvi del male.”
17:52 – Finardi racconta un aneddoto
simpatico dei tempi in cui aveva Mondonico come allenatore. Un giorno gli disse
che durante la partita successiva avrebbe assegnato la fascia di capitano a un
altro compagno perché aveva bisogno di un segnale importante. Scoprì in seguito
che non sarebbe stato nemmeno fra i titolari. “La prese larga, quella volta.”
17:54 – Civoli: “Una delle
cose più belle nel mondo dello sport è coltivare amicizie. Poi naturalmente
ciascuno affronta la sua vita in modi diversi.”
17:56 – Ricominciano le domande
dei ragazzi: “Come si può incentivare un giovane calciatore a essere uomo in
campo?” “Sto pensando a certi
miei ricordi con giocatori “difficili”. Devi dare degli esempi: devi far capire
al ragazzo che non è lui il responsabile di tutto. Ognuno deve distribuire
equamente le proprie ansie e le proprie preoccupazioni. Il fatto di accettare
le difficoltà fa sì che nei momenti più importanti sei anche più sereno. Certe
regole non sono scritte, ma vanno condivise nel gruppo.”
17:58 – “Cosa pensate dei
giocatori che si lasciano coinvolgere nel calcio scommesse?” Prandelli: “Da subito abbiamo dato
risposte nette e decise. Chi sbaglia deve pagare. Non puoi permetterti di fare
il furbo. È un peccato che ci siano cascati ragazzi che già avevano un lavoro
meraviglioso. Allora bisogna analizzare la situazione e capire in che contesto
si sono sviluppate quelle situazioni. E vedi che molti dei coinvolti sono
semi-professionisti, cioè atleti che magari hanno un altro lavoro oltre a
quello del calciatore.”
Mondonico: “In questo momento
sta venendo di moda il vizio del gioco d’azzardo. C’è anche chi si ammala di
gioco d’azzardo. Penso che qualcuno di questi ragazzi abbia questo tipo di
dipendenza. Al tempo stesso mi sono piaciute le reazioni delle mogli di questi
ragazzi. Li hanno accompagnati e aiutati a superare questa maledizione.”
18:00 – “Cosa non sopporti dei
tifosi? E cosa non sopporti dei giocatori?”
Prandelli: “Dei tifosi non sopporto il tifare contro. Bisogna
sostenere la propria squadra con entusiasmo e amore, non tifare contro. Non è
facile combatterla. Dei calciatori mi dà fastidio che da noi magari accentuano
un po’ di più i falli subiti, simulano più spesso. Sono i comportamenti
antisportivi che non mi piacciono.”
18:03 – “Esiste una via perché
questi ragazzi siano aiutati a credere che quello che stanno facendo sia
veramente una scuola di vita?” “L’errore
che facciamo noi adulti, quando parliamo con i ragazzi, è pensare di parlare
con persone che non capiscono. Dobbiamo avere empatia nell’ascoltarli e dare
loro la responsabilità, anche da piccoli. Se li consideriamo sempre troppo
piccoli, non abbiamo un grande futuro. Da quando alleno, mi sono sempre
domandato cosa potevo fare di diverso rispetto a quello che avevo vissuto io.
Per esempio facevo fatica ad accettare regole scritte che non condividevo. Di
conseguenza ho cercato di ribaltare il problema, invitando i miei giocatori a
discutere insieme il regolamento. L’ho fatto ovunque. Tutte le volte che ho
letto il regolamento, c’è sempre qualcosa in più.”
18:05 – Una curiosità sul
telefonino in nazionale. È stata un’iniziativa dei giocatori a proporre di
ridurne l’utilizzo in compagnia.
18:06 – Mondonico: “I
giocatori del giorno d’oggi sono molto più avanti di quanto eravamo noi. Noi
eravamo soprattutto amici. Loro sono soprattutto professionisti.”
18:07 – Civoli invita gli adulti
presenti in platea a formulare qualche domanda.
18:08 – Si propone un signore: “Tre
settimane fa Stendardo, un giocatore dell’Atalanta, ha discusso la tesi di
laurea. Credo abbia ricevuto una sanzione disciplinare dalla società. Vi chiedo
cosa pensate di questo comportamento.”
18:09 – Finardi,
diplomaticamente: “Il buon senso è la cosa che ci vuole di più.”
18:10 – Mondonico: “Penso che
l’Atalanta abbia corretto il tiro e che abbia dato a Stendardo quel che
meritava. Solo gli imbecilli non cambiano mai idea.”
18:17 – Civoli annuncia che di
qui a qualche minuto ricomincia il collegamento in diretta con gli studi di 90
minuti.
18:18 – Eccoci. Dallo studio
tornano sull’acquisto di Balotelli. Chiedono a Prandelli un commento sulla
coppia d’attacco El Shaarawy – Balotelli. Prandelli: “Si tratta di una
coppia che ha grandi possibilità. Sono due ragazzi molto giovani.
Nell’amichevole con la Francia han fatto vedere che possono coesistere in modo
interessante. Noi come gruppo di federazione siamo curiosi di vedere i
miglioramenti di questi ragazzi.”
18:21 – Seguono un paio di
battute su Balotelli.
18:22 – Mondonico: “Prandelli
ha dato fiducia a Balotelli quando nessuno ci credeva più. Come al solito è
arrivato prima degli altri.”
18:26 – Dopo qualche minuto di
problemi tecnici, Mondonico invita qualche amico rivoltano a fare una domanda.
18:28 – Arriva il signor Bagnoli.
Dice cose un po’ confuse. Pare lamentarsi delle prime pagine dei quotidiani
sportivi. Ma non si capisce granché, tant’è vero che nessuno gli dà una
risposta vera e propria.
18:29 – Mentre una signora sta
prendendo parola, Bagnoli interviene ancora, senza microfono. Parla di vecchie
glorie calcistiche cresciuti nelle nostre zone. Un’incursione del passato in un
pomeriggio dedicato ai giovani.
18:30 – Civoli torna sulla
vicenda di Busto Arsizio. Dallo studio chiedono a Mondonico e Prandelli quanto
lo sport possa contribuire alla sconfitta di episodi razzisti. Mondonico: “Quest’episodio
ha mostrato la stupidità di questi comportamenti. A nessuno piace fare la
figura dello stupido.”
18:32 – Dallo studio, Cerqueti
chiede se il mercato ha avvicinato le posizioni fra le prime squadre della
classifica. Prandelli non si sbilancia e ricorda che le squadre in cima alla
Serie A hanno cominciato il percorso in modo diverso ma ora sono là in alto a
far sognare i tifosi.
18:33 – Mondonico: “Il Milan
ha fatto il colpo col botto, il Napoli ha fatto qualche passo avanti ma la Juve
è ancora la più forte.”
18:34 – Civoli passa alla vicenda
Icardi. Prandelli: “La maglia azzurra non è un’opportunità di carriera.
Dev’essere una scelta fatta con gioia e convinzione. E anche qualche
sacrificio.” Dichiara poi che non lo
convocherà nell’amichevole contro l’Olanda.
18:36 – Poi c’è una domanda sulla
situazione di Zeman. Mondonico: “Zeman ha la mia età. Si è trovato a 65 anni
con una proposta incredibile. Il fatto di tornare è un’occasione difficile da
rifiutare.” Prandelli: “Zeman
dice che è solo all’inizio di un progetto vincente. Quando un allenatore della
sua esperienza è convinto di aver superato i problemi, bisogna garantirgli
fiducia.”
18:38 – La signora di prima ci
riprova. Vuole fare due domande. La prima: “Quando ha cominciato alle
giovanili dell’Atalanta, ha sentito una grande responsabilità. Alcuni sarebbero
diventati professionisti, altri dilettanti. Ci può spiegare cosa significa
tutelare ogni ragazzo nel suo approccio dello sport?” La seconda: “Cosa
significa giocare con il cuore?”
Prandelli: “Tutelare i ragazzi
è rapportarsi con loro in maniera sincera. Ho avuto la fortuna di avere tra le
mani ragazzi molto interessanti. Mi sono chiesto quali ragazzi potevano avere
la forza, il carattere e la volontà di diventare professionisti. Tutelare vuol
dire preparare, investire tempo chiacchierando, essere disponibili, ascoltare e
rispondere. È stato un cammino fatto insieme. Molti sono arrivati in prima
squadra e sono divenuti professionisti. È il ragazzo che lavora per te. Lo
sbaglio che fanno alcuni allenatori è pensare alla propria crescita, non a
quella dei ragazzi.”
Finardi: “Il cuore è il
rispetto, l’amicizia. È quando ci si ritrova dopo 25 anni e sembra sia passato
solo un giorno. Il cuore è andare in campo, giocare per il compagno, fare uno
sforzo in più.”
Mondonico: “L’importante è
lottare, dare qualcosa in più. Non solo nello sport, anche nella vita.”
Sale sul palco il presidente del
CSI Achini: “Il mio contributo è semplicemente dire grazie. Sentire parlare
così di calcio è molto bello. Al mister Prandelli vorrei dire che oggi c’è solo
una partita che nessuno può permettersi di perdere: è la partita dei nostri
ragazzi.”
18:47 – Dallo studio RAI ci sono
ancora tre domande. La prima è sulla prossima amichevole. Prandelli: “Noi
abbiamo la necessità di affrontare le partite con spirito diverso dal passato.
Sappiamo che sono gare particolari perché arrivano in momenti delicati. Le
ultime amichevoli hanno avuto prestazioni positive.”
18:48 – La seconda: “Non chiamerà Icardi. Con De Rossi come si
regolerà?” Prandelli: “Ho visto
le ultime prestazioni, Daniele ha risposto bene. Ora è fermo per infortunio. Se
recupera, per me è un giocatore fondamentale.”
18:50 – La terza è legata al
rapporto fra i valori del calcio e quelli del rugby. In particolare il rugby
under 20 sembra manifestare un alto tasso di cultura sportiva e di grande
attenzione ai valori. Prandelli: “Non so se ci stiamo avvicinando, può
essere un riferimento per tutti gli sportivi. Il nostro sogno è arrivare in un
prossimo futuro con questo spirito.”
18:52 – Il collegamento
televisivo è chiuso. Civoli lascia a Mondonico e Prandelli gli ultimi
interventi di saluto. Mondonico: “Grazie a tutti, grazie a voi ragazzi.
Tutta Italia oggi ci ha guardato. Avete dato una grande risposta dal punto di
vista dello sport. Continuate a essere così, e non dimenticate mai: se avete
bisogno, noi ci siamo.”
18:53 – Prandelli: “Come
sempre aveva ragione Emiliano quando mi ha proposto questa giornata dicendo che
avremmo trovato una grande platea e una grande voglia di vivere insieme a noi
quest’esperienza. Dovete avere la voglia di crescere senza pensare che tutto
sia difficile. Le cose difficili diventano facili se avete in fianco qualcuno
che vi vuole bene.”
18:55 – Il cronista qui se la
svigna prima che il palco venga preso d’assalto a suon di “Mister, una foto
per piacere?”
18:56 – Alla prossima, ciao.
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