20:54 – Il cronista qui è appena
arrivato. Palella e Calvi stanno predisponendo una proiezione.
20:55 – “Casa famiglia Spinelli”
ha organizzato una mostra di tavole illustrate nell’atrio del municipio. Il cronista qui consiglia a tutti di visitarla, in questi giorni.
21:03 – Ci sono un po’ di
chiacchierate in corso, in sala consiliare. Si comincia a minuti. Computer e
proiettore sono pronti.
21:04 – Il segretario procede con
l’appello. Ci sono diverse assenze: Corsini, Bonazzoli, Losio e Patrini. La
seduta è valida.
21:05 – Il verbale della scorsa
seduta è approvato.
21:07 – Al secondo punto c’è l’esame del conto
consuntivo del 2011. Parla Palella, sostenendo la sua esposizione con slide
informatiche che sintetizzano dati e cifre ufficiali. L’assessore tiene a
ricordare che gli introiti IMU che entreranno nelle casse comunali saranno
girati direttamente allo stato centrale. L’avanzo di amministrazione è
1.382.000 euro. “Un avanzo molto elevato. In parte arriva dal conto 2011, in
parte da esercizi residui di anni precedenti. Partendo dai residui, abbiamo
minori entrate rispetto alle previsioni ma anche spese molto minori.” 881.000 euro derivano da fondi per il finanziamento
spese in conto capitale. 501.000 euro derivano da fondi senza vincolo.
21:19 – Ora siamo alle economie
di spesa. “Il totale che resta dagli 800.000 euro iniziali previsti per la
sala polifunzionale sono 571.000 euro.” “La
parte più importante dell’avanzo che deriva dai residui deriva da eliminazione
di sala polifunzionale e ristrutturazione dello stabile dell’ex custode.” “Il tema che si pone è come utilizzare
questo avanzo. Non si può utilizzare per investimenti. Una parte per noi è da destinare all’estinzione dei mutui.” L’assessore fa poi
un accenno alla discussione in corso per la liberazione di alcune risorse dal
patto di stabilità a vantaggio di comuni virtuosi dal punto di vista economico.
Ma bisogna aspettare notizie più definitive per progetti politici.
21:23 – Melini: “Non vediamo
nell’elenco delle somme a disposizione l’entrata vincolata per la
monetizzazione dei posti auto dei sottotetto. C’è una normativa che prevede la
monetizzazione.” Palella risponde che fa
parte delle entrate in conto capitale. “Rispetto ai residui più
vecchi, secondo me andrebbero messi nel conto del patrimonio. Poi ho un
suggerimento: è opportuno che nella tabella residua ci siano la parte
impegnata, la parte liquidata e quella eliminata.” Poi esprime una critica sulla mancata erogazione di risorse alla
curia per la valorizzazione della basilica.
21:28 – “Il nostro voto sarà
contrario, perché non abbiamo mai condiviso questo progetto di bilancio. Stiamo
approvando stasera un consuntivo che è la morte annunciata di un progetto
politico. Non è sufficiente mostrare la tabella di stasera per dimostrare
l’ignoranza amministrativa che c’è a Rivolta.”
Successivamente Melini ritorna su un punto già esternato nei primi consigli
dell’anno scorso, relativamente al lavoro svolto dal professionista incaricato
della progettazione e della direzione lavori.
21:33 – Palella: “Mi dai la
lista dei residui, e noi li verifichiamo. Sia in termini di attivi e passivi,
le verifiche sono fatte continuamente. Se si interviene, ci sono motivi solidi.” “Per quanto riguarda il tema dell’avanzo
che si vede in competenza deriva da ulteriori applicazioni di avanzo. In
realtà, non c’è un eccesso di carico fiscale a cui si possa imputare
quest’avanzo. Si portano avanti di anno in anno, perché non sono utilizzabili.
Alcuni comuni lo fanno, con lo stratagemma di non pagare i fornitori. Molti
comuni virtuosi non pagano i fornitori. Questo, secondo me, è immorale.
L’avanzo è un sintomo non di virtù, ma di piani non realizzati. Questo è un
dato di fatto.”
21:36 – L’ultima considerazione
di Palella ha una sua rilevanza non trascurabile. Ci sono giunte comunali che utilizzano
le risorse derivate dall’avanzo, pur con la consapevolezza di non poter pagare
i fornitori. La giunta Rivoltiamo rinuncia a questa possibilità perché ha
implicazioni etiche a dir poco discutibili. Si tratta di comportarsi bene, in fin dei conti.
21:38 – Un po’ infastidito da allusioni e riferimenti contenuti nel suo intervento, Cremascoli
ricorda a Melini che non faceva parte della vecchia giunta.
21:38 – Calvi: “La
programmazione dev’essere fatta in modo corretto, cercando di prevedere il più
possibile.”
21:39 – Carera a Cremascoli: “Evidentemente,
non eri nella scorsa Amministrazione. Ti è riconosciuta la libertà di
dissentire da alcune posizioni. Ma nella campagna elettorale eri candidato di
una lista che si dichiarava in continuità con la giunta precedente. È difficile non identificare il candidato
sindaco nella politica della lista cui era a capo.”
21:41 – Cremascoli risponde: “Ero
rappresentante della Lega Nord, e quando si è in una coalizione si cerca di
portare avanti le cose nel migliore dei modi. C’era la speranza di avere
maggiori introiti per vendita di terreni e federalismo fiscale: adesso sono
d’accordo anch’io a stralciare l’opera. Di più non posso fare.”
21:43 – Palella sui fondi mancati
sulle opere di culto: “Complessivamente, devo dire che la comunità rivoltana
ha fatto molto per le opere di culto. Se pensiamo alla ristrutturazione della
chiesa, sia all’interno che all’esterno, non ci sono stati contributi da terzi.
La basilica è un patrimonio della comunità, non solo del parroco.”
21:47 – Carera: “Sui 26.000
euro, è importante che le componenti della comunità facciano le cose
indispensabili.”
21:48 – Rivoltiamo approva,
Cremascoli si astiene, Melini è contrario.
21:49 – Terzo punto. Variazione
del bilancio. “La variazione è significativa: 382.000 euro. 330.000 sono
destinati all’estinzione dei mutui.”
21:51 – Si vota. Tutti
favorevoli, tranne Cremascoli che si astiene.
21:52 – Ora c’è l’estinzione
anticipata dei mutui relativa al punto precedente. Palella: “Al primo luglio
ci resteranno 1.853.387 euro da restituire. L’operazione che proponiamo stasera
è di estinguere un mutuo contratto nel 2000 per la sostituzione degli infissi
alla scuola elementare. L’altro è la sistemazione di via Giulio Cesare.” “Dell’avanzo, non stiamo usando tutte le
risorse. Prevediamo di estinguere altri mutui a novembre in fase di assestamento,
se non ci saranno novità a livello del patto di stabilità. Se tutto si riuscirà
a fare, possiamo arrivare a un risparmio annuale di 60.000 euro.”
21:56 – Melini: “Non possiamo
che votare a favore, rimarcando che è un’operazione virtuosa che va
nell’interesse dei cittadini rivoltani.”
21:57 – Anche Cremascoli voterà
favorevolmente, condividendo le motivazioni offerte da Melini.
21:57 – Carera: “Questi soldi
che noi stiamo destinando all’estinzione del mutuo sono soldi che non potremmo
spendere in un altro modo. L’alternativa è depositarli nella banca d’Italia.
Estinguendo i mutui, risparmiamo una quantità di soldi.”
22:00 – Il punto è approvato
all’unanimità.
22:01 – Il quinto punto è la
conferma di un affidamento del servizio idrico integrato alla società SCS.
22:04 – Dopo un breve scambio di
vedute fra Calvi e Melini, il consiglio vota favorevolmente, all’unanimità.
22:05 – Siamo all’ultimo punto. È
una vecchia conoscenza di chi ha seguito gli ultimi dibattiti consiliari: il
piano integrato di via Galilei. La signora Boschetti esce in quanto parte in
causa.
22:06 – Calvi: “Mettiamo in
approvazione la variante del piano. La famosa questione dei 3 e 5 metri. La
nostra posizione è sempre quella: non l’abbiamo fatta noi, ma è una questione
che dev’essere chiusa. Ce lo siamo trovato dalla vecchia giunta, questo
problema, ma lo dobbiamo risolvere. Relativamente alla variante, ci sono due
osservazioni. Le metteremo in votazione singolarmente, e poi complessivamente.”
22:08 – La prima osservazione è
presentata dal gruppo Rivolta delle idee. Melini: “Non mi rivolgo ai
colleghi del consiglio, preferisco rivolgermi ai cittadini. Volevo rimarcare
due cose: la maggioranza ha parlato di riorganizzare l’ufficio tecnico per
rendere efficiente il servizio. Il 22 dicembre in consiglio si è posta una
questione a cui l’ufficio tecnico ha risposto il 16 aprile. Questa è
l’efficienza.” “Cosa riceviamo in
cambio da questo piano integrativo? Poca roba.”
Ancora Melini: “Il consiglio comunale non può deliberare qualcosa
contro una normativa in vigore. Devono essere cinque metri. Negare
quest’evidenza significa spostare il problema. L’incaponimento in questa
direzione non risolve il problema. Si attiva un percorso di contenziosi
inevitabili.”
22:15 – Melini ha un’abitudine
curiosa: spesso introduce il suo intervento annunciando due o tre
considerazioni, poi ne fa cinque o sei.
22:16 – Il consigliere di Rivolta
delle Idee ha molto a cuore il punto in discussione. Prosegue con una critica
tecnica su quelle che ritiene debolezze della risposta fornita
dall’Amministrazione. Introduce anche il tema del precedente: “Se fra
qualche anno un operatore richiedesse una concessione simile a questa, come si
fa a dirgli di no?”
22:18 – Calvi: “In relazione
ai tempi di risposta, mi spiace ma sono legati ai compiti e ai lavori che si
presentano nell’ambito del servizio. Nel momento in cui il responsabile ha
assunto il nuovo incarico, c’era una mole di lavoro che ha determinato la
risposta. Il parametro dell’efficienza non può limitarsi a un singolo caso di
risposta arrivata tempo dopo.” Interviene
il segretario: “La variante non può avere valenza di sanatoria per
eventuali permessi rilasciati in futuro. Anche se è scontato, lo dico.”
22:21 – Calvi: “Ci possono
essere distanze minori nei piani integrati di intervento. La norma c’è, e ci
sarà. È già stata sfruttata in passato. Non costruiamo un precedente: di volta
in volta si valuta se la possibilità ha una sua logica o no.”
22:27 – Calvi chiede a Cremascoli
se ritiene di rimanere in aula. Il consigliere rassicura il sindaco: “Sì,
sì: sono già uscito l’altra volta.”
22:29 – L’amministrazione propone
di non procedere con l’accoglimento. La formula è un po' acrobatica. Rivoltiamo favorevole, Melini contrario,
Cremascoli astenuto.
22:30 – La seconda osservazione è illustrata dall’architetto Sara Magenis, che raggiunge i membri del
consiglio al tavolo assembleare. “I contenuti sono similari a quelli
espressi in precedenza.” Poi procede alla
lettura di un testo che sintetizza le motivazioni dell’osservazione: è un
documento piuttosto lungo, d’impostazione giuridico-tecnica.
22:32 – Il cronista qui ha un
impedimento concreto rispetto al contenuto delle osservazioni: data la loro complessità e la velocità di lettura dei relatori, se si concentra
sull’intervento per comprenderne il significato, non può dedicarsi
alla redazione della cronaca. E viceversa.
22:35 – Magenis legge anche la
risposta. A un certo punto esprime un’obiezione interessante: contesta
all’osservazione il ricorso esclusivo alla citazione di sentenze favorevoli a
sostegno delle motivazioni. L’architetto fa notare però che ne esistono anche
di contrarie, sullo stesso particolare tema. “Il mio parere tecnico è di
tipo favorevole perché in ogni caso non si va a disattendere una normativa, ma
si va ad applicare la possibilità di una deroga prevista dalla normativa
stessa.”
22:39 – Melini insiste sul
ritardo di 120 giorni accumulato dalla risposta elaborata dall’architetto: “È
fuori tempo massimo anche per i tempi previsti in risposta al cittadino.
Figuriamoci a un consigliere comunale.” “Prendiamo
atto che c’è una giurisprudenza che dice l’esatto contrario.” “Voteremo a favore dell’osservazione.”
22:46 – L’osservazione è votata
in modo identico a quella precedente.
22:46 – Fiorella Boschetti è
uscita da 40 minuti buoni, intanto. Chissà che sta facendo.
22:47 – Prima della votazione,
Melini presenta alcune slide di presentazione sul tema generale.
22:51 – Melini sfrutta la sua
esposizione per criticare le politiche urbanistiche concentrate
sull’ottimizzazione dei volumi, a discapito di spazi più vivibili e
sostenibili. E apre una polemica relativa all’assenza di Losio e Patrini, che a suo
avviso è evidentemente in relazione con il punto in discussione.
22:53 – I lettori che hanno
sostenuto un percorso scolastico da alunni attenti e concentrati sulle lezioni
didattiche dei docenti ricordano senz'altro alcuni compagni invece
bendisposti alla chiacchiera e al disturbo. Perfetto: quei compagni stasera si identificano in Silvia Tozzi. Non sta zitta un secondo, accidenti.
22:56 – Carera ringrazia la
partecipazione alla discussione del punto, senza la quale non ci sarebbe stata
la maggioranza dell’assemblea. “Dato atto a questa posizione molto
responsabile, voglio rimarcare che l’assenza di due degli artefici di questa
situazione richiede un sinonimo della definizione che ho usato la scorsa volta.”
22:58 – Carera
disse questo, dopo l'abbandono della sala consiliare da parte dei membri di Lista per Rivolta: “È assolutamente
vergognoso che rappresentanti della passata amministrazione che tempo fa hanno
votato questa delibera, disconoscano quanto fatto. E noi, che all’epoca eravamo
contrari, siamo costretti a mettere mano al problema per risolvere il problema
creato da loro. È assolutamente vergognoso che siano usciti dalla sala
consiliare. Votiamo favorevoli per un senso civico di tutela della nostra
comunità.”
22:58 – Tornando al presente, ancora Carera: “Noi
oggi non abbiamo la possibilità di tornare indietro nel tempo. Noi oggi
dobbiamo intervenire su una situazione che si è evoluta così. Oggi abbiamo
cittadini e imprese di Rivolta che sono coinvolti in modo pesante in un
contesto difficile come quello attuale. In tutto questo, noi pensiamo e
crediamo che stiamo facendo la cosa giusta. Cioè trovare finalmente pace in una
situazione difficile che non abbiamo voluto, ma che è necessario portare a
compimento. Ribadisco la mia personale opinione: questa non è una apertura per
il domani. È un’apertura contingente, che vale per quello che vale: per questo
momento. Mi auguro che questa sia l’ultima volta che questo consiglio discuta
questo punto. Gli unici due che avrebbero dovuto essere qua stasera non ci
sono.”
23:01 – Cremascoli condivide tutto quello che ha appena detto Carera. La cosa è piuttosto notevole. Come
sull’opera della sala polifunzionale, il consigliere manifesta un’indipendenza
perlomeno interessante dalla posizione dei due consiglieri suoi alleati.
23:03 – Calvi apprezza la
posizione di Cremascoli.
23:03 – Melini dichiara
intenzione di voto contrario. Esprime anche una critica a Carera, che secondo
lui da consigliere non vigilò adeguatamente sugli aspetti tecnici del piano.
Ribadisce poi la natura delle sue motivazioni: “Nulla contro gli operatori
locali, è una questione di trasparenza.”
23:05 – Si vota il punto.
Rivoltiamo è favorevole. Melini è contrario, Cremascoli si astiene. Il cronista
qui commenta l’avvenuta archiviazione del tema con il seguente vocabolo:
finalmente.
23:06 – Dopo due brevi
comunicazioni (una delle quali ricorda al Consiglio delle imminenti
celebrazioni legate alla festa del 25 aprile), Calvi chiude il consiglio. E buonanotte.