21:03 – Il cronista qui è appena
arrivato. Al Bar Centrale c’era una scena interessante: un gruppo di pensionati
rivoltani stava spiegando al barista -cinese- le regole del gioco della scopa.
È globalizzazione anche questa, in fin dei conti.
21:05 – Sono arrivati i tre
consiglieri di Lista per Rivolta.
21:06 – Il segretario comunale
comincia l’appello. È tornato Guido Corsini, per nostra grande gioia. Manca
solo Fiorella Boschetti. La seduta è valida.
21:07 – Calvi: “Mi sembra
corretto ricordare la chiusura del centocinquantesimo anniversario dell’Unità
d’Italia.” Era il 17 marzo scorso.
21:08 – Andrea Vergani legge un
documento che esprime l’adesione dell’Amministrazione a un progetto di
sensibilizzazione contro l’odio razziale.
21:08 – A nome dell’Amministrazione,
Elisabetta Nava ringrazia tutti i volontari -più di 50- che hanno partecipato
alla giornata “Rivolta pulita”. Dice che è andata molto bene. Ringrazia nello
specifico i componenti del gruppo Lista per Rivolta che hanno preso parte
all’iniziativa.
21:10 – Si comincia. Come di consueto, il verbale dello scorso
consiglio è approvato.
21:10 – Al secondo punto c’è la
ratifica di una variazione del bilancio. Palella: “Niente di particolarmente
significativo.” Si astengono i consiglieri
di Lista per Rivolta. Ratifica approvata.
21:12 – Il terzo e il quarto
punto prevedono l’assenza del segretario comunale, in quanto parte direttamente
interessata.
21:13 – Il segretario è stato
contattato dal comune di Peschiera Borromeo per lavorare nella loro
Amministrazione. Dal punto di vista del numero di ore disponibili, non c’è
alcuna variazione. Rivolta guadagna la sua presenza in alcuni sabato della
settimana.
21:14 – Patrini: “Nulla in
contrario. L’unica preoccupazione è la presenza in termini di giorni nel nostro
comune. Peschiera Borromeo è un comune più impegnativo di Vizzolo.”
21:15 – Calvi: “La preoccupazione è stata
condivisa anche da noi. Secondo noi la sua presenza al sabato non potrà che
essere positiva. Il dottor Carlino mi ha garantito la sua assoluta fedeltà.
Quand’è stato contattato, ha promesso di non lasciare Rivolta. In prospettiva,
Rivolta è il comune su cui può contare di più.”
21:17 – Il primo punto è lo
scioglimento della convenzione. Tutti favorevoli. Anche per l’immediata
eseguibilità.
21:18 – Ora c’è l’approvazione
della nuova convenzione. Tutti favorevoli. Anche per immediata eseguibilità.
21:19 – C’è una trentina di
persone fra il pubblico.
21:20 – Calvi, al rientro del
segretario, con tono ironico: “Non le facciamo l’applauso.”
21:20 – Calvi: “Fin dal nostro
insediamento, siamo stati contattati dal sindaco di Pandino a proposito della
possibilità di mettere in comune alcuni servizi al cittadino. Si parla di
servizi relativi agli uffici comunali. Lo scopo è quello di razionalizzare le
risorse. Questa strada è già in parte perseguita per la condivisione, per
esempio, della forza pubblica. L’idea della provincia è sposata da tutti noi
sindaci dell’ambito di zona. Lo scopo della convenzione è proprio ragionare su
questa possibilità. È una dichiarazione molto generica. Naturalmente è stata
presa da una convenzione quadro disponibile tra i comuni che ci impegna a una
sequenza temporale. Si tratta di individuare i servizi che possono essere
condivisi con minori traumi e maggiori vantaggi. Poi, se la cosa funziona, ci
si allarga ad altri servizi.”
21:25 – Patrini: “Il contenuto
è molto generico, forse troppo. E poi, quando si va a razionalizzare, si va
anche a prefigurare degli esuberi. Se dobbiamo tutelare la professionalità,
dobbiamo tutelare anche i posti di lavoro. Inoltre, il comune di Rivolta per la
sua dimensione secondo noi in una convenzione di questo tipo può trarre poco
vantaggio. Se non quello di offrire la sua competenza a favore di altri comuni,
che in virtù di altre dimensioni e necessità, non hanno sviluppato in questi
anni.” Patrini conclude dicendo che in
assenza di obiettivi chiari, il suo gruppo non è molto convinto di appoggiare
l’adesione.
21:29 – Calvi: “Capisco le
osservazioni. Io ragiono in un modo un po’ diverso. Nessuno toglie
professionalità al nostro comune. Sono convinto che ogni comune abbia
professionalità eccellenti. Qui si parla della possibilità di valutare la
possibilità di costruire una collaborazione con altri comuni. Tutti i comuni
hanno convenuto che questa è un’occasione da studiare ed esaminare. È chiaro
che un impegno più specifico avrebbe creato dei mal di pancia. La base su cui
lavorare è questa. Raggiungeremmo un numero di abitanti vicino, o superiore, a
quelli di Crema.”
21:32 – Melini: “Alcune
preoccupazioni di Patrini sono anche le mie. Sulla gestione del personale serve
la massima attenzione. Vorrei sottolineare una carenza del metodo.” Melini si riferisce alla mancanza della
concertazione con le basi sindacali. “Una cosa che vorrei capire è il
tipo di risvolti contabili. Non capisco la portata di questa novità
organizzativa. Ultima critica: in una logica come questa, occorre attivare un
percorso di governance. Cioè di chi deve, tutti i giorni, garantire la
struttura.” Melini trova normale la
genericità del documento, perché siamo in una fase preliminare. “Gli
aspetti positivi sono molteplici. Soprattutto per quanto riguarda il PGT. In
una logica strategica, condivido.” Sulla
professionalità: “Starà alla capacità dei nostri amministratori fare
in modo che si sviluppino appieno le potenzialità.” Melini desidera capire i costi dell’operazione, prima di esprimere la
propria intenzione di voto.
21:37 – Calvi si era dimenticato
di un passaggio importante: “Non sono previsti esuberi. Il lavoro è tutto in
preparazione.”
21:38 – Palella: “È evidente
che tutti i comuni si troveranno nella condizione di avere sempre meno risorse.
Questo non vuol dire che si vanno a toccare le persone. L’obiettivo è offrire
servizi migliori. Essendo il documento così generico, si parla più che altro di
principi e linee guida.”
21:39 – Secondo Palella è
opportuno cominciare. L’obiettivo è ottenere servizi più efficienti. Anche in
previsione del fatto che il personale tenderà a diminuire.
21:40 – Melini: “La posizione
del mio gruppo è favorevole. È una sfida importante.”
21:41 – Patrini: “Riconfermando
le perplessità espresse prima, in attesa di maggiori delucidazioni,
c’asterremo.”
21:42 – Calvi: “Sulla
concertazione sindacale, sono d’accordo sull’opportunità di un confronto. In
origine si pensava di interessare un dipendente. Poi ci è sembrato poco
corretto. Nel momento in cui la commissione sarà formata, ci sarà la
concertazione. Mi auguro che sia al più presto.”
21:43 – Cremascoli: “Gli
accordi, una volta stipulati, sono vincolanti anche per le Amministrazioni
successive? Visto che non ho approfondito la preparazione sull’argomento.”
21:43 – Calvi: “La convenzione
ha una durata di cinque anni. Si è lasciato uno spiraglio per lasciare decidere
il Comune.”
21:45 – Palella risponde a
Cremascoli spiegando che a suo avviso si tratta di un percorso senza ritorno.
Una volta che si progetta il percorso, è difficile pensare di cambiare idea. È
un costo notevole non solo in termini economici, ma anche organizzativi.
Complessivamente, è da considerare improbabile l’idea di una marcia indietro.
21:47 – Cremascoli si riferisce
all’eventualità per cui una giunta cambi idea e decida di ritirarsi dal
progetto con l’espressione: “Se a uno viene uno sclero…”
21:47 – Tutti i consiglieri
confermano la loro intenzione di voto. La convenzione è approvata.
21:48 – Si passa a mozioni e
interrogazioni. Il punto numero 6 riguarda la gestione del servizio idrico
integrato. “La mia posizione, insieme almeno alla metà dell’assemblea dei
sindaci, è che nel rispetto degli esiti referendari, l’acqua debba restare
pubblica. Questo vuole essere un appoggio che stiamo e sto sostenendo.” Calvi legge il documento.
21:52 – Melini: “Sostengo
pienamente. Ringrazio il sindaco per tutto quello che sta facendo in difesa del
patrimonio idrico rivoltano. Spero che tante forze politiche facciano scelte in
questa direzione.”
21:53 – Patrini: “Anche per
noi l’acqua è un bene pubblico. Ma non è questo che si sta discutendo: si sta mettendo in discussione la
privatizzazione del servizio idrico. Il referendum non vieta quest’opzione. Né
quella in house, né quella mista. La soluzione proposta all’odg di fatto
auspica un modello, ma non indica in che modo verranno definite le realtà
esistenti. Ora, secondo noi, si tratta di scelte superficiali. L’odg presentato
non può incontrare la nostra piena approvazione, perché non entra nel merito
delle scelte.”
21:56 – Calvi pone in votazione
l’odg. Lista per Rivolta si astiene. Tutti gli altri favorevoli.
21:57 – Ora c’è un’interrogazione
del consigliere Cremascoli. Dice che avrebbe voluto dare maggiore risonanza
all’interrogazione, ma il suo gruppo non ha una Pravda con cui fare campagna. Si tratta di un trasferimento
di fondi dalla banca popolare di Sondrio alla banca centrale. Esprime un
timore: anche in ambito professionale si trova di fronte a realtà in cui gli
affidamenti vengono decurtati. “È un altro po’ di soldini che viene
portato via, e che magari sarebbe servito alla comunità.”
22:00 – Palella risponde
all’interrogazione facendo prima il quadro complessivo della situazione: “Noi
fino a che cambiassero le regole, eravamo in tesoreria mista. Una parte era
depositata in banca d’Italia, a interessi zero, alimentata da tutti i
trasferimenti dello stato. C’è poi una nostra tesoreria, che per il periodo
attuale era affidato alla banca popolare di Sondrio. L’interesse attuale era
circa l’1,18% lordo. I mandati di pagamento venivano emessi dalla nostra
tesoreria. Quando questa andava a zero, si ricorreva alla tesoreria centrale.”
22:02 – Poi affronta il tema
specifico: “Quello che cambia è che tutta la tesoreria va alla banca
d’Italia. Ma è divisa in due parti, secondo le funzioni separate che c’erano
prima. Ci sono due tappe: il 50% per gennaio, l’altro 50% ad aprile. È evidente
che la tesoreria qua è molto più esigua. Nella banca qui a dicembre avevamo
74.000 euro, a Roma più di due milioni. Siamo andati a vedere cosa c’era quando
abbiamo versato i soldi. Avevamo zero. Di conseguenza alla banca d’Italia
abbiamo dato zero. In questa condizione, da questa tesoreria abbiamo avuto
molto poco. Duemila euro d’interessi. Di fatto, per il comune, questo
spostamento cambia molto poco. In termini di accesso alla cassa, non cambia
niente. Il vero problema non è tanto questo, ma il fatto che io ho una
tesoreria di due milioni di euro che non riesco a utilizzare. Per via del patto
di stabilità, che ha vincoli severi sugli investimenti. Alcuni comuni stanno
facendo pressione sul governo per ottenere modifiche del patto.”
22:06 – Palella ritiene che
questo trasferimento non sia un fattore decisivo per la resistenza delle banche a
concedere credito.
22:07 – Cremascoli ringrazia
Palella. “Sono pienamente soddisfatto. Stavo anche pensando di ritirare la
mozione.” Mozione ritirata.
22:08 – Punto numero 8. C’è
un’interrogazione di Lista per Rivolta relativa al piano di diritto allo studio.
Patrini legge il documento. Il gruppo consiliare chiede delucidazioni in merito
alla posizione dell’Amministrazione sull’erogazione di fondi. In merito al
progetto Sport, si fa richiesta dei motivi in base ai quali i fondi non siano
stati destinati alle società pertinenti all’ambito.
22:11 – Risponde Cirtoli: “Volevo
rassicurare sui 6.000 euro del progetto sport: sono ancora dedicati al progetto
sport. Ora spiego come siamo arrivati a questo. La scuola aveva contattato
società sportive per avere corsi e prestazioni a titolo gratuito. Le società di
basket e pallavolo hanno risposto con favore, mettendo a disposizione 150 ore.
10 per classe. Alla fine, le altre società che presteranno attività a titolo
oneroso sono la ginnastica, il twirling e il Momento. I 6.000 euro sono ancora
lì. Un corso di nuoto, che costa circa 2300 euro, e i corsi onerosi succitati,
che saranno coperti con la differenza dei 6.000.” “Quanto al progetto Pinocchio, la scuola a un certo punto
ha pensato di prevedere, in autonomia, un progetto di recupero per il disagio.
Devo dire che quest’anno è la prima volta che si fanno corsi gratuiti offerti
da associazioni rivoltane.”
22:15 – Calvi: “Quanto ai
criteri di scelta, vorrei ricordare che dall’anno prossimo la scuola dovrà
mettere a gara qualsiasi richiesta di questo tipo. Dobbiamo pensarci in fase di
progettazione del diritto allo studio.”
Calvi aggiunge che, tristemente, le esigenze didattiche sono sempre maggiori
soprattutto in ragione dei tagli decisi dal governo centrale.
22:16 – Patrini: “Non ho ben
capito se le due associazioni che si sono offerte a titolo gratuito hanno
ricevuto un invito mirato. E non ho ben capito in che modo si sviluppa il
progetto sul disagio.”
22:18 – Calvi: “Il progetto
Pinocchio è volutamente generico proprio in natura della sua delicatezza. È un
percorso personalizzato. Le risorse sono arrivate da risparmi recuperati dalla
direzione, tant’è vero che altri progetti sono stati ridimensionati. Per quanto
riguarda le due società, si sono offerte spontaneamente.”
22:20 – Patrini: “Ci è
sembrata strana questa concertazione parallela. Tutto qua.”
22:21 – C’è un’altra
interrogazione in merito all’individuazione dell’area della nuova scuola
materna. La espone Losio, leggendo dal suo iPad. Dato che una delle aree previste
è vicina alla struttura sanitaria gestita dalle suore, Losio pone il problema
di un’eventuale incompatibilità acustica fra le esigenze dell’ospedale e le
attività ricreative offerte ai bambini frequentanti. E ricorda anche le
obiezioni espresse dalla vecchia opposizione, oggi maggioranza, proprio sul
problema del disturbo acustico relativo al progetto della sala polifunzionale.
22:24 – In estrema sintesi, Losio
chiede: se costruite l’asilo nel pratone fra le due scuole, non è che il rumore
prodotto dai bambini disturba gli ospiti della struttura gestita dalle suore?
22:26 – Calvi: “Quell’area ci
sembra la più idonea. Il percorso è molto lungo e difficile. Stiamo arrivando
al punto finale. Il punto finale è l’inizio del progetto. Abbiamo già contattato
le suore adoratrici. Non abbiamo ricevuto nessuna perplessità sull’ipotesi. È
chiaro che quando il progetto sarà più concreto, prenderemo le misure
necessarie per garantire la serena convivenza con tutti.”
22:28 – Ancora Calvi: “Ma fra
le strutture c’è una differenza enorme. La sala polifunzionale era pensata
anche per ospitare spettacoli che, presumibilmente, si sarebbero tenuti in
orari serali. Di conseguenza, il fattore di disturbo sarebbe stato più alto. In
questo caso, invece, la scuola materna si sovrapporrebbe alle attività già
esistenti delle altre scuole, e non interesserebbe orari serali.”
22:30 – Interpellanza di Rivolta
delle idee in merito al servizio Adda Trasporti. Melini: “La tematica dei
giovani e dei pendolari è una delle tante preoccupazioni di questo gruppo. È
attualità che il mese scorso Adda Trasporti ha modificato la struttura
dell’abbonamento settimanale, sopprimendo la possibilità di un abbonamento
valido per cinque giorni. È un aumento tariffario che va contro i principi di massima.” Il punto di Melini è che la tariffa è molto cara, e
al prezzo non corrisponde l’offerta di un servizio efficiente. Il consigliere
ricorda che le condizioni di quei mezzi sono critiche. Il mezzo è
sovraffollato, con un numero considerevole di ragazzi in piedi. “Non
possiamo fare in modo che la polizia locale intervenga per controllare e
vigilare le condizioni di viaggio sui mezzi?”
22:36 –
Risponde Nava: “In questo periodo abbiamo avuto rapporti frequenti con Adda
Trasporti. Per quanto riguarda Crema, ci stiamo muovendo per raccogliere dati
dagli utenti stessi. Il monitoraggio della polizia locale partirà a breve. Per
quanto riguarda gli aumenti delle tariffe, noi l’abbiamo saputo in un incontro
con l’azienda. Loro proponevano il biglietto Io
viaggio, che però è una soluzione non vantaggiosa per l’utenza
rivoltana. Abbiamo inviato lettere e convocato riunioni. Non era possibile
fermare l’aumento, ci stiamo muovendo per ripristinare il cinque giorni, ma
anche per ottenere riduzioni per gli studenti. Abbiamo chiesto ad Alloni di
presentare un’interpellanza in consiglio regionale.”
22:39 – Calvi:
“Alle lettere che abbiamo inviato, non sono ancora state date risposte.
L’otto di marzo abbiamo fatto una riunione con tutti i sindaci. Sono venuti
tutti, e abbiamo chiesto di firmare questa lettera.”
22:41 – Il
consiglio comunale è piuttosto intenso, ma i toni del dibattito si sono
mantenuti molto pacifici. Meglio così.
22:42 – Melini:
“Dal punto di vista dell’attenzione politica, mi sembra che stiate facendo la
vostra parte. Io però pongo un problema di legalità. L’altra considerazione è
la latitanza della provincia. Non esiste che un’azienda erogatrice di un
servizio si permetta di cambiare le tariffe in corso d’opera. Stanno giocando
sporco. L’ultima osservazione è in termini di sensibilizzazione sull’appalto di
agosto. Quella è la chiave di volta.”
22:43 – Calvi:
“Abbiamo intenzione di convocare un’assemblea pubblica, approfittando anche
della partenza della navetta.”
22:44 – Punto
numero 11. Interpellanza di Rivolta delle idee. Si richiede l’apertura di
un’area studio all’interno della biblioteca comunale, complementare con gli
orari della struttura.
22:46 – Calvi:
“Ho sentito il responsabile della biblioteca, che è anche disponibile. Il
problema, condiviso coi colleghi di giunta, è che noi potremmo offrire al
massimo una sala spoglia. Solo tavoli e sedie. E poi c’è il fattore della
sicurezza. Non siamo in grado di fornire un sorvegliante, né d’installare
videocamere.” “In questo momento,
saremmo dell’idea di aspettare.”
22:48 – Punto
numero 13. Mozione del consigliere Cremascoli in ordine ai gettoni di presenza
dei consiglieri. “Ho deciso di presentare la mozione per chiedere al
consiglio di aiutarmi a sviluppare questo tipo di operazione. Quando ho ricevuto
il cedolino, ho scoperto che per 113,82 euro lordi ne prendo 85,67. Devo fare
la dichiarazione dei redditi. Chiedo, se è il caso, di trovare un modo non solo
di decurtare il costo, ma d’identificare anche la modalità per essere certo che
questi soldi diano un miglioramento sensibile nel bilancio del comune, da cui
vengano erogati direttamente alle associazioni rivoltane. Preferisco che vadano
1.000 euro alla Pro Loco, per dirne una.”
22:52 –
Palella: “Tecnicamente, è una cosa fattibile. È una variazione di bilancio.
È più difficile identificare i costi associati al rilascio del cedolino.
Calcolare quanto tempo ci spende l’impiegato dell’ufficio ragioneria è
praticamente impossibile. Io penso che, e qui apro il tema, occorra decidere se
il consiglio vuole fare questa cosa.”
22:54 – Carera:
“Noi, come gruppo Rivoltiamo, pensiamo che qualora il consiglio approvasse
l’idea proposta, sarebbe opportuno devolvere questi soldi al diritto allo
studio. Sarebbe più efficace per tutta la cittadinanza. Le associazioni
implicherebbero un difficile sistema di distribuzione, con un importo che forse
non sarebbe così importante.”
22:56 –
Cremascoli: “Avevo lasciato ai capigruppo di individuare la destinazione.
Però so che ci sono associazioni che ricevono contributi bassissimi.
Identificarne una oggi creerebbe degli imbarazzi. Quello che chiedevo oggi è di
accettare la mia proposta come idea generale.”
23:00 –
Palella: “Bisogna definire le modalità. Si può fare una cosa a nome del
consiglio, o si possono elargire donazioni individuali.”
23:01 –
Patrini: “Il consiglio non può costringere i consiglieri a rinunciare ai
gettoni. Dev’essere una libera scelta del consigliere.”
23:02 – Melini
fa una battuta: “Sinceramente, rinunciare a queste cifre.. non lo so, ci
dovrei pensare.” “La cosa si
dovrebbe parametrare sugli assessori. Possiamo trovare modalità che coinvolgano
tutti i membri di quest’assemblea.”
23:04 – Calvi
propone di discutere più approfonditamente la cosa in una conferenza dei
capigruppo.
23:05 – Mozione
rinviata.
23:05 – Siamo
all’ultimo punto. Rivolta delle idee è contraria al fotovoltaico “a terra”. Il
gruppo consiliare chiede che il consiglio approvi un regolamento per il
risparmio energetico che limiti l'installazione di pannelli fotovoltaici a terra,
la collocazione di serre finte, e che regolamenti lo sfruttamento delle
cosiddette biomasse.
23:10 – Carera:
“Prima vorrei esprimere un parere personale sulle fonti rinnovabili. Ce ne
sono alcune, come eolico e fotovoltaico, che sono sì impattanti dal punto di
vista estetico ma non producono danni al territorio. È vero che vedere i pannelli a terra dispiace. È uno
sfruttamento del suolo non in linea con le peculiarità del terreno. Ma è un
qualcosa che domani si toglie in poche ore. E la terra è ancora quella di
prima. Il vincolo di dire no agli impianti a terra mi sembra stupido. Lo dico senza
aggressività. Ci possono essere dei campi incolti in cui anche il fotovoltaico
a terra può essere utile.” “Sulle
biomasse, esprimo un parere che rappresenta Rivoltiamo. Ci sono due problemi.
Il primo è il fatto di limitare l’impianto all’insediamento di chi realizza
l’opera. Siccome l’investimento è importante, c’è la necessità di consorziarsi,
di realizzare impianti condivisi perché una singola azienda non può sostenerli.
Poi c’è un altro problema: lo smaltimento dei nitrati. È un problema molto
dibattuto. Soprattutto noi che abbiamo un allevamento importante dal punto di
vista zootecnico. Molte aziende hanno un carico di nitrati superiori alla
norma. C’è la necessità di studiare qualcosa che possa aiutare ad abbattere il
carico dei nitrati, in un impianto misto che sfrutta materiali vegetali insieme
ai reflui del bestiame. Vorrei solo dire che attualmente i nitrati in eccesso
finiscono nelle falde. Una soluzione dev’essere trovata. Non dobbiamo fare gli
struzzi. Il gruppo condivide la mozione, eccezion fatta per il passaggio che
prevede impianti individuali.”
23:17 – Calvi:
“Proponiamo di votare la mozione con una modifica sugli impianti singoli?”
23:18 – Melini:
“Nella sostanza non cambia. La modifica va bene. Sul fotovoltaico non sono
d’accordo. Rivolta è un tessuto agricolo, gli agricoltori hanno bisogno di
terreno e non lo trovano. Abbiamo tanti di quei tetti da riempire di celle fotovoltaiche,
che non vedo bisogno di sfruttare i campi.”
23:18 –
Patrini: “Senza scendere nel particolare, volevamo mostrare la nostra
medesima preoccupazione. A dispetto delle nostre proverbiali posizioni
politiche, siamo andati a contrastare l’installazione di impianti abnormi per
il nostro territorio. Accogliamo favorevolmente la mozione presentata.”
23:21 – Si
procede alla modifica della mozione come richiesto dal gruppo Rivoltiamo.
S’introduce anche un’intenzione di “privilegiare le aziende locali.” I membri del consiglio la votano all’unanimità.
23:24 – Calvi
augura a tutti buona Pasqua e dichiara chiusa la seduta consiliare. E
buonanotte.